Oggi siamo con Paolo Tartarini (in alto) e Alberto Muscio, Professori Ordinari nel Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

D – Prof. Tartarini, prof. Muscio, è un piacere avervi con noi. Voi sarete due dei protagonisti del seminarioInnovazione energetica. Utilizzare i dati per un futuro sostenibile.” che si svolgerà il 27 giugno alle ore 16.00, in modalità ibrida, presso la nuova sede dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia a Carpi (MO). Ci raccontate quali corsi si svolgono in questa sede?

« Presso il Polo Tecnologico UNIMORE di Carpi si tiene attualmente il Corso di Laurea Magistrale (CdLM) in Sustainable Industrial Engineering. Si tratta di un corso del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” e risponde a precise richieste del tessuto industriale del territorio e non solo.

Basti considerare che il Corso conta già circa 60 aziende partner, che vanno da piccole e medie a grandi imprese con ramificazioni internazionali. Molte di queste aziende sono state interpellate durante il processo di costruzione dell’offerta formativa, in modo da raccogliere tutte le esigenze del territorio in termini di requisiti necessari per neo-laureati in Ingegneria che possano essere non solo eccellenti per livello di formazione, ma anche caratterizzati da spirito di innovazione e per facilitare un immediato inserimento nel mondo produttivo. »

D – Un corso davvero interessante e innovativo per andare a colmare il gap tra domanda e offerta nel mercato del lavoro. Ci potete dare qualche dettaglio aggiuntivo?

« Innanzitutto è importante sottolineare come tutti gli insegnamenti del neonato CdLM si tengano in lingua inglese.  Questo è uno dei risultati della consultazione preliminare con le aziende del territorio, che hanno manifestato la necessità di poter reclutare neo-ingegneri pronti ad interfacciarsi con il mondo industriale globalizzato.

Un’altra caratteristica del corso di laurea è quella di curare con particolare riguardo le cosiddette soft skills durante l’intero percorso formativo: le aziende hanno bisogno di ingegneri che siano competenti ai massimi livelli, ma che siano anche in grado di fare gioco di squadra con capacità comunicative e di interazione in gruppi di lavoro costituiti da personale di formazione estremamente eterogenea. 

Al di là di queste peculiarità di base, il Corso in Sustainable Industrial Engineering contiene nel nome stesso la sua caratteristica fondamentale, e cioè quella di affrontare i processi industriali dal punto di vista della loro sostenibilità nel suo giusto complesso: sostenibilità economica, energetica, ambientale e sociale

Questo tipo di formazione ha richiesto una progettazione molto attenta e soprattutto moderna: su una base di insegnamenti tipici dell’ingegneria industriale-meccanica sono stati inseriti insegnamenti di IoT e Intelligenza Artificiale, di Life Cycle Assessment (LCA) dei materiali, di controlli elettronici. In questo modo i nostri laureati potranno affrontare problemi complessi del mondo industriale possedendo già competenze trasversali; saranno ingegneri meccanici in grado di approcciare processi e prodotti industriali senza essere limitati da una iper-specializzazione che nel mondo di oggi rallenta l’inserimento nella realtà di un’azienda moderna e innovativa. »

D – Durante il seminario si parlerà di dati e della loro gestione per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Si tratta di un tema che trova spazio anche all’interno della vostra offerta formativa?

« Certo che sì, ed in misura notevole. Proprio sulla base delle competenze trasversali di cui si parlava prima, tutto ciò che è digitalizzazione e monitoraggio, gestione e analisi dei dati rappresenta un punto di forza di questo Corso di Laurea Magistrale. L’ingegnere di oggi deve sapere recuperare ed analizzare dati che provengono da sistemi informatici, da database estesi, da software di monitoraggio in tempo reale. 

Per realizzare veramente processi sostenibili nell’industria è indispensabile sapere trattare questi dati in maniera completa e, soprattutto, sistemica. Nel CdLM in Sustainable Industrial Engineering questa caratteristica è parte integrante di tutti gli insegnamenti. »

Il prof. Paolo Tartarini e il prof. Alberto Muscio partecipano come speaker al seminario Innovazione energetica. Utilizzare i dati per un futuro sostenibile.” che si svolgerà il 27 giugno alle ore 16.00. Non perdere l’occasione di conoscerli e di scoprire tutti dettagli sul corso di Corso di Laurea Magistrale (CdLM) in Sustainable Industrial Engineering

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